mercoledì 13 maggio 2009

Il quarto atteggiamento: la bontà

BONTÀ
Quante volte da bambini ci siamo sentiti dire “devi stare buono”, “fai il bravo”… cosa significa per un bambino e un ragazzo questa semplice frase? Con questa attività vorremmo aiutare il ragazzo a diventare custode della bontà, sperimentando la gioia del perdono e della verità.

Attività:
I ragazzi vengono suddivisi in due squadre contraddistinte da due colori diversi. Ogni squadra sceglie un componente che verrà bendato. Nel campo da gioco saranno disseminati degli ostacoli e dei biglietti dei due colori delle squadre. I due componenti bendati dovranno superare gli ostacoli e riuscire a raccogliere i biglietti del colore della propria squadra. Come? Seguendo le indicazioni ciascuno della propria squadra che però sarà ad una certa distanza. Le due squadre saranno posizionate vicine tra loro in modo che le grida dei componenti per indicare il percorso al compagno si disturbino a vicenda.
Quando i biglietti sono stati recuperati da entrambi i giocatori si passa alla seconda fase cioè capire cosa contengono. I ragazzi scopriranno che contengono delle lettere e cercheranno di riordinarle. La squadra azzurra (per esempio) avrà tutte le lettere che compongono la parola: perdono, mentre la squadra gialla avrà tutte quelle che compongono la parola: verità (compreso l’accento su un biglietto a parte così che il numero di lettere e quindi di biglietti da conquistare per ogni squadra sia uguale).
Al termine del gioco si rifletterà sul significato delle parole scoperte, a che cosa si riferiscono concretamente nella nostra vita di tutti i giorni e quale atteggiamento potrebbe nascere da esse. Non è semplice metterli in pratica ma di certo l’atteggiamento della bontà nel senso concreto e quindi vero del termine non è cosa da poco.

Materiale occorrente:
Lettere azzurre (o di un altro colore) che compongono la parola “perdono”
Lettere gialle (o di un altro colore) che compongono la parola “verita’”
Nr. 2 bandane

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