mercoledì 29 aprile 2009

Il terzo atteggiamento: la Semplicità

SEMPLICITÀ
In una realtà che anche per i nostri ragazzi è sempre più complessa, dove spesso ci sono meno spazi per giocare liberamente. Una società nella quale si rischia di non dare più importanza a relazioni semplici e autentiche di amicizia, il ragazzo scopre la bellezza delle cose semplici ed originali, la meraviglia che queste possono suscitare. Come? Provando il gusto della scoperta!

Attività

L’educatore consegna ai ragazzi un foglietto di carta e una penna e invita ciascuno a scrivere qualcosa di sé (es. qualcosa che a loro piace, una loro caratteristica positiva,….). Quando tutti avranno terminato l’educatore consegna a ciascuno un palloncino (sgonfio), e invita i ragazzi ad inserire dentro il bigliettino scritto e a gonfiare il palloncino. Tutti i palloncini vengono posti sopra ad una coperta. A questo punto il gruppo si suddivide in due squadre. Una squadra si sistemerà lungo il perimetro della coperta e ciascun componente afferrerà con le mani l’estremità di stoffa. Al via dell’educatore i ragazzi cominceranno ad alzare e abbassare la coperta facendo volare i palloncini. L’altra squadra dovrà recuperare i palloncini e ributtarli nella coperta. Allo stop si contano quanti palloncini sono fuori e quanti sono dentro la coperta e le squadre si scambieranno i ruoli. Vince la squadra che è riuscita ad avere meno palloncini fuori dalla coperta allo stop dell’educatore. Al termine del gioco ogni ragazzo prende in mano un palloncino, quello che capita, e l’educatore invita ciascuno a cercare il ragazzo a cui quel palloncino appartiene. Dovrebbe questo essere un problema che stimola la riflessione: come si fa a capire di chi è il palloncino? Lo possiamo capire solo dal biglietto ma…il biglietto è all’interno. L’educatore dovrebbe aiutare i ragazzi a riflettere sul significato del palloncino scoprendo assieme ai ragazzi stessi che cosa potrebbe rappresentare (la complessità che ci circonda e che spesso ci ingabbia). Insieme si scopre che spesso il nostro essere complicati, o la stessa complessa realtà che ci circonda, ci fa perdere il senso delle cose che contano, delle cose semplici ma essenziali. Uscendo dal guscio della complessità si scopre ciò che conta, l’essenziale, che è semplice ma mai superficiale. A questo punto i ragazzi scoppiano i palloncini, scoprono i biglietti e quello che c’è scritto e possono capire di chi sono, conoscendo qualcosa di più dei loro amici.

Materiale occorrente:
Nr. 25-30 foglietti (100 per quattro gruppi)
Nr. 25-30 pennarelli
Nr. 25-30 palloncini (100 per 4 gruppi)
Una coperta (es. plaid da montagna)